Lavorare poco, divertirsi molto.

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Capitolo 1:

Cosa significa TIPI PIGRI?


Questa espressione è stata coniata diversi anni fa (in un momento tra il 2002 e il 2016) da Maria Rosaria Digregorio, amica, collega progettista e docente.

I TIPI PIGRI sono una particolare categoria di progetti che hanno a che fare con il mondo della tipografia.

Spesso sono costituiti di parti [moduli] o composti su una griglia [che può essere o non essere ortogonale].

Il loro aspetto è caratterizzato da una certa brutalità — non priva di eleganza.

<aside> ⚠️ In questa categoria consideriamo quindi anche una serie di progetti — non necessariamente caratteri tipografici — che hanno a che fare in modo più o meno diretto con il mondo della tipografia:

→ alcuni lavorano per costruire “effetti di senso”, manipolazioni di caratteri pre-esistenti, basate su regole e variabili;

→ alcuni lavorano al disegno delle lettere, e più in generale dei sistemi;

→ alcuni lavorano a strumenti propedeutici per ottimizzare il flusso di lavoro e i risultati ottenuti.

</aside>


I TIPI PIGRI emergono da un brodo primordiale di pratiche e teorie professionali e culturali, tra cui:

→ l’apprendimento in situazione

→ ambienti informali di apprendimento tra pari

→ le ricerche sulla non linearità del linguaggio

→ lo sviluppo del design generativo e parametrico

→ la diffusione della cultura open source

→ l’idea che gli strumenti siano dispositivi biopolitici e il conseguente affermarsi e diffondersi delle pratiche di auto-costruzione dei propri strumenti

→ l’affermarsi del reverse-engineering come metodologia d’apprendimento e studio